Risarcimento di € 841.720,65 per la morte del congiunto

Morte per tardiva diagnosi e infezione ospedaliera: chirurgo e struttura condannati

Il Tribunale di Velletri ha riconosciuto la responsabilità di un chirurgo e di una struttura sanitaria per la morte di un paziente affetto da ittero colestatico. A causa di accertamenti tardivi e inadeguati, l’intervento chirurgico ha subito complicanze, portando a un’infezione ospedaliera fatale. Il Tribunale ha accolto le richieste della moglie e dei due figli, condannando la struttura al risarcimento per la perdita del rapporto parentale e per il danno biologico terminale subito dal paziente.

Segue il riepilogo della sentenza a cura dell’Avv. Vincenzo Liguori:

Trib. Velletri 8/7/2022 n. 1433: responsabilità del chirurgo per tardiva diagnosi ed infezione nosocomiale mortale.

Paziente affetto da ittero colestatico, ricoverato d’urgenza ma non sottoposto ai doverosi e tempestivi accertamenti strumentali, con conseguente tardivo ed errato intervento di CPRE complicato da perforazione duodenale ed infezione nosocomiale da contaminazione del campo operatorio che lo portavano al successivo decesso.

Il Tribunale:
– accoglie le tesi della moglie e dei due figli danneggiati;
– rigetta le tesi della struttura sanitaria;
– condanna la struttura sanitaria al pagamento in favore dei danneggiati del risarcimento di tutti i danni subiti;
– liquida:
► agli eredi del de cuius il danno non patrimoniale per la perdita del rapporto parentale, patito iure proprio, sulla scorta delle vigenti tabelle di liquidazione del Tribunale di Roma;
► il danno biologico terminale patito dal paziente per il breve periodo di sopravvivenza in ospedale e trasmesso iure hereditatis ai familiari superstiti.

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