Tamponamento moto: risarcimento per lesioni gravi
A seguito di un tamponamento causato da un’invasione di corsia, un motociclista gravemente ferito ha ottenuto un significativo risarcimento in via stragiudiziale con l’assistenza dello Studio Legale Liguori. L’accordo ha visto la compagnia assicurativa del responsabile del sinistro riconoscere integralmente le ragioni del danneggiato e liquidare € 113.000 di risarcimento per le gravi lesioni riportate.
L’incidente, causato dall’invasione di corsia da parte di un automobilista che ha tamponato il motoveicolo, ha provocato al conducente della moto una complessa frattura all’omero e lesioni vertebrali che hanno richiesto un intervento chirurgico. L’impresa assicurativa ha riconosciuto la piena responsabilità del proprio assicurato e ha offerto un risarcimento che ha tenuto conto non solo del danno biologico accertato (21%), ma anche del significativo impatto delle lesioni sulla capacità lavorativa specifica del motociclista.
La liquidazione del danno non patrimoniale è stata effettuata in base alle Tabelle del Tribunale di Milano 2021, con l’applicazione del massimo aumento previsto a titolo di personalizzazione, a testimonianza della particolare incidenza delle menomazioni sulla vita lavorativa della vittima.
Questo accordo stragiudiziale dimostra come l’assistenza legale, attraverso un’efficace negoziazione con le compagnie assicurative, sia fondamentale per tutelare i diritti dei danneggiati e consentire loro di ottenere un risarcimento adeguato senza la necessità di affrontare un lungo e complesso iter giudiziario. Per comprendere meglio i servizi offerti dallo studio in questi casi, è possibile consultare la pagina dedicata al risarcimento danni da incidente stradale.
Segue il riepilogo a cura dell’Avv. Vincenzo Liguori:
Transazione del 16/5/2022: responsabilità dell’automobilista.
Tamponamento provocato dall’automobilista per l’invasione della corsia di marcia percorsa dal motoveicolo che lo precedeva.
Il conducente del motoveicolo, vittima dell’incidente, riporta un’estesa frattura composta del trochite dell’omero sinistro nonché la lesione delle vertebre L1 ed L4 con necessità di intervento chirurgico di riduzione.
L’impresa di assicurazione accoglie le richieste del danneggiato, riconosce la responsabilità del proprio assicurato e liquida alla vittima, in via stragiudiziale, il danno non patrimoniale (comprensivo del danno morale e della maggiorazione a titolo di personalizzazione del danno alla salute) mediante le tabelle di liquidazione del Tribunale di Milano 2021, applicando l’aumento massimo a titolo di personalizzazione per la peculiare incidenza delle menomazioni sulla cenestesi lavorativa.