Risarcimento di € 1.259.082,86 al macroleso e ai suoi congiunti – incidente stradale – concorso colposo della vittima

Motociclista investito da una Smart: lesioni gravissime ma risarcimento ridotto per il suo concorso colposo

Un grave incidente stradale, che ha coinvolto una moto e un’auto, ha causato gravissime lesioni al motociclista, con conseguente paraplegia. Il Tribunale di Napoli ha riconosciuto la responsabilità dell’automobilista che ha invaso la corsia di marcia del motociclista.

Tuttavia, il Tribunale ha anche accertato un concorso di colpa del 50% da parte del motociclista. Questa decisione si basa sul fatto che la vittima procedeva a velocità elevata e non manteneva una posizione strettamente sul margine destro della sua corsia. Secondo il giudice, queste condotte hanno contribuito in egual misura, insieme all’invasione di corsia dell’auto, al verificarsi del violento impatto.

Di conseguenza, il risarcimento complessivo, che ammonta a oltre 1.25 milioni di euro e copre sia i danni subiti dal motociclista che quelli dei suoi familiari, è stato ridotto del 50% a causa della corresponsabilità della vittima nell’incidente.

Segue il riepilogo della sentenza a cura dell’Avv. Vincenzo Liguori:

Trib. Napoli 26/9/2024 n. 8164 – responsabilità paritaria dell’automobilista e del motociclista – concorso colposo della vittima

La vittima ed i suoi familiari hanno agito nei confronti del proprietario e della compagnia assicurativa del veicolo investitore.

Il conducente della vettura, giunto in prossimità di un civico privato, si accingeva ad attraversare la corsia percorsa dal motociclista per entrare nel relativo viale privato.

A causa di una condotta di guida negligente e imprudente di entrambi i conducenti, i veicoli collidevano violentemente tra loro, causando la proiezione del motociclista ad oltre 25 metri di distanza.

L’urto al suolo determinava gravissime lesioni al motociclista.

Dall’istruttoria espletata nel corso del processo è emerso che l’automobilista invadeva di poco la corsia percorsa dal motociclista, il quale a sua volta procedeva ad elevata velocità ed in prossimità della linea di mezzeria, non mantenendo strettamente il margine destro della semicarreggiata.

Il Tribunale ha ritenuto che tale comportamento di guida della vittima, anche a fronte di quello parimenti grave del conducente dell’autoveicolo, abbia concorso nel determinismo del sinistro nella misura del 50%.

Come confermato dal consulente medico incaricato, la vittima subì un grave politrauma che, purtroppo, gli ha fatto perdere l’uso degli arti inferiori.

Per ora, è stato riconosciuto e liquidato alla vittima ed ai suoi familiari il danno patrimoniale e non patrimoniale patito, poi ridotto del 50% per il concorso colposo della vittima in ordine all’an debeatur.

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