Tribunale di Napoli condanna struttura sanitaria a maxi-risarcimento per la morte di un neonato
Il Tribunale di Napoli ha accolto le richieste dei genitori di un neonato deceduto, riconoscendo la responsabilità di una struttura sanitaria e condannandola al risarcimento di oltre 650.000 euro. La decisione si basa sulle tesi dei genitori, ritenendo utilizzabile una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU) espletata in un precedente giudizio tra le stesse parti.
Il Tribunale ha inoltre applicato il termine di prescrizione più lungo previsto per il reato qualora l’illecito possa configurarsi penalmente. Nel liquidare il risarcimento, ha riconosciuto il danno biologico subito dal neonato durante il suo periodo di sopravvivenza (trasmesso ai genitori), il danno non patrimoniale patito dai genitori per la perdita del figlio (calcolato secondo le tabelle di Milano 2021), nonché le spese funerarie e stragiudiziali sostenute.
Segue il riepilogo dell’ordinanza a cura dell’Avv. Vincenzo Liguori:
Trib. Napoli 28/10/2021 n. 12870
Il Tribunale:
– accoglie le tesi dei genitori danneggiati;
– rigetta le tesi della struttura sanitaria;
– ritiene utilizzabile, a fondamento della decisione, la C.T.U. espletata in altro giudizio tra le stesse parti;
– ritiene che, quando l’illecito possa configurarsi come reato e per tale reato sia stabilita una prescrizione più lunga, al diritto al risarcimento si applichi il termine di prescrizione più lungo, ex art. 2974 c.c.;
– liquida ai genitori superstiti:
► il danno biologico, iure hereditatis, patìto dal neonato de cuius durante il periodo di sopravvivenza;
► danno non patrimoniale, iure proprio, per il decesso del congiunto sulla scorta delle vigenti tabelle di liquidazione del Tribunale di Milano 2021;
► il danno emergente passato per le spese funeratizie sostenute;
► il danno emergente passato per le spese stragiudiziali.