Incidente mortale: maxi-risarcimento ai familiari della vittima
Il Tribunale di Napoli ha condannato al risarcimento i responsabili di un sinistro stradale mortale, liquidando oltre 1,3 milioni di euro ai genitori e ai fratelli della vittima. Il Tribunale ha inoltre chiarito alcuni aspetti giuridici: la cessione del credito tra danneggiati è valida, e la mancata allacciatura della cintura di sicurezza da parte della vittima trasportata non riduce il risarcimento se la controparte non dimostra che avrebbe effettivamente limitato il danno. Allo stesso modo, il trasporto di un numero eccessivo di persone non incide se non si prova che abbia contribuito al danno.
Segue il riepilogo della sentenza a cura dell’Avv. Vincenzo Liguori:
Trib. Napoli 27/12/2018 n. 11130. Sinistro mortale: risarcimento del danno di € 1.279.527,88 (cifra che, comprensiva degli interessi legali, ammonta a € 1.329.540,12), di cui € 714.691,24 ai due genitori ed € 564.836,64 ai tre germani unilaterali della vittima.
La cessione del credito di un danneggiato in favore di un altro danneggiato è perfettamente valida ai sensi dell’art. 1260, 1° comma, c.c..
L’omesso utilizzo della cintura di sicurezza da parte del trasportato è irrilevante laddove il danneggiante o la sua impresa di assicurazione non alleghino e provino che il corretto utilizzo dei sistemi di ritenzione avrebbe ridotto o eliso il danno.
Il trasporto anomalo di un numero superiore di persone all’interno del veicolo è irrilevante laddove il danneggiante o la sua impresa di assicurazione non alleghino e provino che tale circostanza abbia aggravato o provocato il danno.
Liquidato il danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale sulla scorta delle vigenti tabelle di liquidazione del Tribunale di Roma.