Nuova Tabella Unica Nazionale (TUN): come cambia il calcolo dei risarcimenti?

Stesso danno, risarcimento diverso. Per anni, questa ingiustizia ha caratterizzato il sistema italiano: lesioni identiche ricevevano compensi completamente diversi a seconda del tribunale competente. Una disparità inaccettabile che dal 5 marzo 2025 appartiene finalmente al passato.

La Tabella Unica Nazionale (TUN) ha cambiato il calcolo dei risarcimenti in Italia, introducendo per la prima volta un sistema uniforme da Nord a Sud. Ma cosa significa concretamente per chi ha subito un danno? E come funziona il nuovo calcolo? Scopriamo insieme tutti i cambiamenti.

Cos’è la Tabella Unica Nazionale

Il D.P.R. 13 gennaio 2025, n. 12, ha introdotto la Tabella Unica Nazionale (TUN) con l’obiettivo di porre fine alle differenze regionali nel calcolo dei risarcimenti. Prima di questa innovazione, le sentenze potevano variare notevolmente a seconda della città in cui si trovava il tribunale, con tabelle come quelle di Milano o Roma che offrivano cifre differenti per danni simili.

Il meccanismo di calcolo della TUN è trasparente: per l’anno 2025, il risarcimento per ogni punto di invalidità permanente è stato fissato a €947,30 per danni tra il 10% e il 100% di lesioni. Questo valore viene rivisto annualmente basandosi sull’indice ISTAT, e la formula tiene conto dell’età della persona e della gravità del danno.

Prima della TUN: un sistema frammentato e iniquo

Il sistema precedente era un puzzle di regole diverse: ogni tribunale importante aveva le proprie tabelle (Milano, Roma, Venezia), creando disparità territoriali particolarmente evidenti tra Nord e Sud Italia.

Questa frammentazione generava problemi concreti:

  • Incertezza per danneggiati e avvocati su quale criterio applicare
  • Lunghi contenziosi solo per stabilire le modalità di calcolo
  • Costi elevati dovuti alla complessità procedurale
  • Ingiustizie territoriali con cittadini trattati diversamente

Un danno del 20% di invalidità poteva essere liquidato a circa €15.000 nel Sud Italia, ma raggiungere i €25.000 a Milano. Questa differenza non dipendeva dalla gravità del danno, ma dalla sola ubicazione geografica.

Dopo la TUN: uniformità, equità e trasparenza

Con l’entrata in vigore della TUN, il panorama è cambiato radicalmente. La nuova normativa introduce tre vantaggi fondamentali:

Calcolo identico ovunque

Utilizzando i valori del 2025, un’invalidità permanente del 20% viene ora liquidata a €18.946 in qualsiasi parte del paese. Un’invalidità del 30% vale €28.419 sia a Palermo che a Bolzano.

Fine dei contenziosi sui criteri

Avvocati e compagnie assicurative possono calcolare con precisione l’ammontare del risarcimento, riducendo drasticamente la necessità di ricorrere alle vie giudiziarie.

Tempi più rapidi

L’iter risarcitorio diventa più veloce, con conseguente diminuzione dei costi per le parti e riduzione della burocrazia.

Cosa non cambia

Nonostante la rivoluzione nel calcolo, alcuni aspetti fondamentali rimangono invariati:

  • Perizia medico-legale: È ancora indispensabile una valutazione scientifica per stabilire con precisione la percentuale di invalidità subita.
  • Personalizzazione del danno: La TUN fornisce un valore base, ma elementi come le sofferenze morali, l’impatto sulla vita quotidiana e le circostanze specifiche possono ancora influenzare l’importo finale.
  • Assistenza legale specializzata: Il ruolo di un avvocato esperto resta cruciale per navigare il complesso iter burocratico e massimizzare il risarcimento.

Impatti concreti sui diversi settori

Malasanità: dall’incertezza alla chiarezza

Per i pazienti vittime di errori medici, la TUN elimina l’incertezza che spesso scoraggiava le richieste di risarcimento. Il sistema standardizzato permette di calcolare con precisione l’importo spettante, riducendo i tempi di negoziazione con le strutture sanitarie e coordinandosi perfettamente con la normativa Gelli-Bianco.

Incidenti stradali: assicurazioni più trasparenti

Le compagnie assicurative non potranno più “giocare” sulle differenze territoriali nelle loro offerte. La standardizzazione delle liquidazioni accelera significativamente la risoluzione delle pratiche, rendendo il processo più prevedibile per tutti gli attori coinvolti.

Sinistri nautici: stesso mare, stesse regole

Anche gli incidenti marittimi beneficiano dell’armonizzazione, con proprietari di imbarcazioni e diportisti che possono contare su criteri certi indipendentemente dal luogo dell’evento.

Aspetti pratici: cosa devi sapere

Dal 5 marzo 2025, chiunque subisca un danno in Italia può contare su un sistema di calcolo più equo e trasparente. Tuttavia, l’applicazione temporale della TUN varia a seconda del tipo di danno subito:

Applicazione temporale: quando si applica la TUN

Incidenti stradali e sinistri nautici: la TUN si applica solo ai sinistri verificatisi dopo il 5 marzo 2025 (momento dell’evento dannoso).

Responsabilità sanitaria: la TUN si applica alle richieste di risarcimento presentate dopo il 5 marzo 2025, anche se l’errore medico è avvenuto prima, purché nei termini di prescrizione.

Nonostante queste regole, esistono diverse aree grigie. La Cassazione ha stabilito che la TUN può essere utilizzata anche per casi precedenti come “parametro di riferimento per garantire uniformità di giudizio”. Inoltre, per gli infortuni sul lavoro – che non sono espressamente previsti dal D.P.R. 12/2025 – alcuni giudici potrebbero applicare la TUN per analogia o come parametro equitativo. Queste incertezze interpretative verranno chiarite definitivamente solo dalla pratica giudiziaria.

Punti chiave da ricordare

  • La perizia medico-legale rimane il primo passo fondamentale.
  • La personalizzazione del danno può ancora aumentare significativamente l’importo finale.
  • L’assistenza di un avvocato specializzato resta cruciale per massimizzare il risarcimento.
  • È essenziale verificare caso per caso l’applicabilità della TUN.
  • I valori di risarcimento per ogni punto di invalidità permanente vengono aggiornati annualmente secondo gli indici ISTAT, garantendo che i risarcimenti mantengano il loro valore nel tempo.

La TUN rappresenta un importante passo avanti verso l’equità, ma la competenza professionale rimane l’elemento determinante per ottenere il risarcimento più giusto possibile.

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