La personalizzazione del danno: oltre i calcoli standard per un risarcimento equo

Quando si subisce un danno, che sia fisico, morale o patrimoniale, il percorso per ottenere un giusto risarcimento può apparire complesso. Spesso si sente parlare di tabelle e calcoli standard, ma esiste un concetto fondamentale che può fare una grande differenza: la personalizzazione del danno. Questo principio va oltre le mere cifre prestabilite, riconoscendo che ogni caso è unico.

Infatti, la stessa lesione può avere conseguenze profondamente diverse da persona a persona. L’impatto di un danno può variare enormemente a seconda di fattori come l’età, la professione svolta, la situazione familiare o lo stato di salute individuale.

Pensiamo, ad esempio, a un pianista che subisce un infortunio alla mano: per lui, il danno non è solo una limitazione fisica, ma può significare la fine della carriera, la perdita della sua passione e un drastico cambiamento nelle prospettive di vita. Sebbene un tale danno sia invalidante per chiunque, per il pianista esso assume una dimensione particolarmente tragica, poiché le sue mani non sono solo strumenti di lavoro, ma l’espressione più intima della sua arte e della sua identità professionale.

Comprendere e applicare la personalizzazione del danno è quindi la chiave per trasformare un risarcimento standard in uno realmente equo, che tenga conto della storia e delle specificità di ogni persona.

Cos’è la personalizzazione del danno?

La personalizzazione del danno si riferisce a una valutazione approfondita e specifica dell’impatto di un torto subito, andando oltre le liquidazioni basate esclusivamente sull’applicazione di tabelle risarcitorie standard, come quelle elaborate dai Tribunali di Milano o Roma. Queste tabelle rappresentano un utile punto di riferimento per la liquidazione del danno biologico (la lesione all’integrità psico-fisica) nei diritti patrimoniali. Tuttavia, offrono una valutazione “standard” basata su percentuali di invalidità.

Però, la vita di ognuno è diversa. Ciò che per una persona può essere un inconveniente superabile, per un’altra può stravolgere completamente l’esistenza. La personalizzazione del danno serve proprio a questo: a guardare la situazione specifica di chi ha subito il danno. Il giudice deve considerare non solo il danno in sé, ma anche come questo influisce sulla vita di tutti i giorni: sul lavoro, sugli affetti, sul tempo libero.

Nel nostro sistema legale, il principio generale stabilisce che chi ha subito un danno deve essere risarcito sia per la perdita immediata (ad esempio, le spese mediche) sia per il mancato guadagno, ovvero per danni che hanno ad oggetto beni materiali o comunque economicamente valutabili (i cosiddetti danni patrimoniali). Per questi danni, le tabelle dei tribunali aiutano a stabilire un valore. Quando invece il danno riguarda aspetti più personali, come la reputazione o la serenità familiare (i diritti non patrimoniali), non esistono tabelle precise. Ecco perché la personalizzazione del danno diventa ancora più importante: permette di capire davvero quanto quel torto ha inciso sulla vita della persona, al di là di qualsiasi cifra predefinita.

Il risarcimento dei danni non patrimoniali: l’importanza di un approccio personalizzato

Valutare attentamente tutte le conseguenze, presenti e future, del danno subito, considerando ogni aspetto della vita personale della vittima e le specificità del caso, è ciò che fa la vera differenza nell’esito di una causa e nell’ammontare del risarcimento. Un danno che dal punto di vista medico può apparire simile in diverse persone, può avere ripercussioni enormemente diverse sulla loro esistenza.

Un esempio emblematico di come la personalizzazione del danno porti a risarcimenti più equi è il caso, seguito con successo dallo Studio Legale Liguori, di un uomo che a causa di un errore medico ha perso l’unico testicolo che aveva, con la conseguente perdita totale della funzione testicolare. Come ha riconosciuto la Corte d’Appello, si tratta di una condizione ben più grave rispetto alla perdita di un solo testicolo in un uomo che ne ha due. Proprio questa particolarità della sua condizione preesistente e l’impatto totale sulla sua funzionalità hanno giustificato la decisione della Corte d’Appello di triplicare l’importo del risarcimento inizialmente stabilito.

Allo stesso modo, un’attenta valutazione delle specificità del caso è stata cruciale in un’altra vicenda di malasanità seguita dallo Studio. Un paziente affetto da lombalgia ha subito danni irreversibili a causa di strumenti chirurgici difettosi. Inizialmente risarcito con un importo che non teneva conto della specificità del suo caso, è stato solo grazie a un ricorso in appello che la Corte ha riconosciuto la personalizzazione del danno, quadruplicando il risarcimento. I giudici hanno compreso come le conseguenze di quell’errore medico avrebbero compromesso la quotidianità del paziente in modo permanente, ben oltre il danno fisico immediato.

Il ruolo dell’avvocato esperto nella personalizzazione del danno

Emerge chiaramente come la competenza e l’abilità di un avvocato esperto siano determinanti per ottenere una personalizzazione efficace del danno e, di conseguenza, un risarcimento equo. È compito del legale individuare, documentare con precisione e presentare in giudizio tutte le specificità del caso, quelle peculiarità che vanno oltre la valutazione standardizzata delle tabelle.

Un avvocato competente è in grado di “leggere” la storia della vittima, comprendere appieno l’impatto reale del danno sulla sua vita quotidiana, sulle sue relazioni e sulle sue prospettive future. Questa capacità di tradurre la sofferenza individuale e le sue conseguenze in solide argomentazioni giuridiche fa la differenza tra un risarcimento basato su parametri minimi e un indennizzo che tiene realmente conto della gravità del pregiudizio subito nella sua interezza.

Un esempio eclatante di questo ruolo cruciale è rappresentato da un altro caso, seguito dallo Studio Legale Liguori, che tratta di un pedone investito fuori dalle strisce. Inizialmente, l’offerta risarcitoria dell’assicurazione ammontava a 2.200€. Grazie alla precisa dimostrazione delle gravi ripercussioni che l’incidente aveva avuto sulla vita del pedone, evidenziando aspetti trascurati nella valutazione iniziale, l’Avvocato Liguori è riuscito a ottenere un risarcimento di ben 30.000€, decuplicando l’offerta iniziale. Questo dimostra come un approccio legale focalizzato sulla personalizzazione del danno possa trasformare radicalmente l’esito di una vicenda.

La personalizzazione come imperativo etico

La personalizzazione del danno non è un mero tecnicismo legale, bensì un principio di giustizia sostanziale che mira a garantire a ogni vittima di un illecito un risarcimento che rispecchi fedelmente l’impatto unico che il danno ha avuto sulla sua esistenza. Andare oltre i calcoli standard e considerare le peculiarità individuali è essenziale per ottenere un indennizzo equo e proporzionato. Affidarsi a professionisti esperti e competenti nella personalizzazione del danno, come testimoniano i casi menzionati in questo articolo, può tradursi in una differenza significativa nell’esito finale, assicurando che il risarcimento rifletta l’effettiva portata delle conseguenze.

Se pensi che le specificità del tuo caso non siano state adeguatamente considerate ai fini del risarcimento, possiamo aiutarti a capire se la personalizzazione del danno è applicabile.