Calcolare il risarcimento per danni da malasanità: criteri e metodi

Affrontare un caso di malasanità rappresenta una delle situazioni più difficili che una persona o una famiglia possa trovarsi a vivere. Oltre al trauma fisico ed emotivo, emerge la necessità di comprendere i propri diritti e le modalità per ottenere un giusto risarcimento. Questo articolo fornisce una guida sui criteri e i metodi utilizzati per calcolare i danni derivanti da errori medici.

La complessità delle valutazioni: un caso reale

Negli episodi di malasanità, la tempestività dell’intervento medico rappresenta spesso l’elemento che determina la differenza tra un risultato positivo e conseguenze irreversibili.

Un caso emblematico, seguito dall’Avvocato Liguori, riguarda una neonata che ha subito invalidità permanente al 100% a causa del mancato monitoraggio adeguato del feto durante il parto. Il ginecologo non diagnosticò tempestivamente la sofferenza fetale acuta, causando lesioni cerebrali gravissime e permanenti nella bambina. Il percorso giudiziario si è rivelato complesso: il Tribunale di primo grado ha accolto le ragioni della famiglia, imponendo alla struttura sanitaria il risarcimento dei danni. La struttura ha presentato ricorso in Corte d’Appello, ma i giudici di secondo grado non solo hanno confermato la decisione, ma hanno triplicato l’importo del risarcimento, personalizzandolo secondo le specifiche circostanze del caso.

I criteri per determinare l’entità dei danni subiti in una vicenda possono essere oggettivi o soggettivi, rapportabili al caso concreto. Ma se non è possibile ripristinare la quotidianità, lo status fisico e mentale antecedenti alla vicenda, è opportuno rivolgersi ad un avvocato specializzato e procedere per vie legali per far valere i propri diritti.

Tipologie di danni risarcibili

Il sistema giuridico italiano distingue i danni risarcibili in due categorie principali, ciascuna con caratteristiche e metodi di calcolo specifici:

Danno patrimoniale

Questa categoria comprende tutte le perdite economiche quantificabili che la vittima ha subito o subirà. Include:

  • Spese mediche sostenute e future
  • Perdita di reddito attuale e prospettica
  • Danni materiali a beni personali
  • Costi per assistenza e riabilitazione

Danno non patrimoniale

Riguarda gli aspetti intangibili del pregiudizio subito, tra cui:

  • Dolore fisico e sofferenza psicologica
  • Perdita della qualità della vita
  • Traumi psicologici conseguenti all’errore medico
  • Impatto sulle relazioni interpersonali

È importante sottolineare che il calcolo dei danni patrimoniali risulta generalmente più agevole, potendo fare riferimento a criteri oggettivi e alle tabelle elaborate dai principali tribunali italiani, in particolare quelle del Tribunale di Milano. Per i danni non patrimoniali, invece, non esistono parametri uniformi e oggettivi, rendendo necessaria una valutazione caso per caso.

Come si calcola il risarcimento per danni da malasanitá

L’importo del risarcimento, deciso dai giudici all’esito di una causa giudiziaria, si basa su diverse tipologie di danno.

Danno biologico

Rappresenta il pregiudizio all’integrità psico-fisica della persona. La sua valutazione avviene attraverso:

Perizie medico-legali specialistiche
Determinazione della percentuale di invalidità permanente
Calcolo dei giorni di malattia e inabilità temporanea

Per le lesioni di minore entità, la legge prevede criteri oggettivi standardizzati. Nei casi più gravi, invece, si utilizzano come riferimento le tabelle dei principali tribunali italiani, che forniscono valori economici di base successivamente personalizzabili in base alle circostanze specifiche.

Danno morale

Questa componente riguarda le sofferenze interiori e il trauma emotivo subito dalla vittima. Non esistendo criteri prestabiliti per la sua quantificazione, la valutazione dipende da:

  • Condizioni psicologiche iniziali della persona
  • Gravità della sofferenza patita
  • Durata e intensità del trauma

Nella pratica giudiziaria, il danno morale viene spesso calcolato come frazione percentuale del danno biologico, ma la determinazione finale rimane sempre legata alla discrezionalità del giudice e alle specificità del caso.

Danno esistenziale

Questa tipologia di danno considera l’impatto della lesione sulla quotidianità e sulle abitudini di vita della persona, come l’impossibilità a praticare determinate attività o le ripercussioni sulle relazioni sociali.

Si pensi, ad esempio, a chi per passione dedicava il proprio tempo libero al ciclismo amatoriale e che, a causa di un errore medico che ne ha compromesso la mobilità, non può più praticare questa attività, perdendo così non solo i benefici fisici ma anche importanti occasioni di svago e socializzazione.

Danno patrimoniale

Come precedentemente illustrato, comprende tutte le perdite economiche documentabili attraverso ricevute, fatture e documentazione fiscale. È fondamentale considerare anche la perdita di opportunità future, derivante dall’impossibilità di svolgere determinate attività lavorative o professionali.

L’importanza della personalizzazione del danno

Le tabelle utilizzate dai tribunali italiani rappresentano un punto di partenza fondamentale per la determinazione del risarcimento, ma non costituiscono l’unico parametro di valutazione. La personalizzazione del danno è un elemento cruciale che tiene conto di fattori soggettivi specifici:

  • Età della vittima: influenza sia l’aspettativa di vita che le potenzialità future compromesse
  • Condizioni psicofisiche precedenti: determina l’entità effettiva del peggioramento subito
  • Fragilità emotiva individuale: incide sulla capacità di elaborare e superare il trauma
  • Situazione economica: influenza l’impatto delle perdite patrimoniali
  • Professione esercitata: determina le conseguenze sulla capacità lavorativa
  • Vissuto personale: considera eventuali traumi precedenti o particolari vulnerabilità

Quando rivolgersi a un professionista del settore

Il calcolo del risarcimento per malasanità richiede un approccio multidisciplinare che consideri simultaneamente aspetti medici, legali ed economici. La complessità del processo rende indispensabile l’assistenza di professionisti specializzati in grado di:

  • Valutare correttamente l’entità dei danni subiti
  • Raccogliere e presentare adeguatamente la documentazione probatoria
  • Argomentare efficacemente per la personalizzazione del danno
  • Guidare la vittima attraverso le varie fasi del procedimento legale

Quando il danno subito non può essere materialmente riparato, il risarcimento rappresenta l’unico strumento per riconoscere il pregiudizio patito e fornire le risorse necessarie per affrontare le conseguenze dell’errore medico. La tempestività nell’intraprendere l’azione legale e la scelta di professionisti competenti sono elementi determinanti per il successo del percorso di tutela dei propri diritti.

Sei stato vittima di un danno per errore medico e malasanità? Contatta lo Studio Liguori & Partners per una consulenza gratuita.

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