Le tattiche delle assicurazioni per pagare meno (e come difendersi)

Chi subisce un grave danno – a seguito di malasanità, un incidente stradale o nautico, oppure un infortunio sul lavoro – si trova catapultato in una realtà difficile, fatta di sofferenza fisica, preoccupazioni economiche e incertezza per il futuro. In questi momenti di grande vulnerabilità, ci si aspetterebbe supporto e correttezza, specialmente da parte delle compagnie assicurative chiamate a risarcire il danno. Purtroppo, la realtà è spesso diversa. Un recente servizio di Striscia la Notizia ha riacceso i riflettori su una tendenza preoccupante: alcune assicurazioni sembrano adottare specifiche strategie per minimizzare i risarcimenti dovuti, specialmente nei casi più seri.

Il “manuale” interno: le prassi assicurative svelate

Non si tratta di casi isolati, ma di prassi spesso codificate in veri e propri “manuali” interni destinati ai liquidatori. L’obiettivo? Indurre i danneggiati, o i loro rappresentanti meno esperti, ad accettare offerte di risarcimento inadeguate.

Le compagnie fanno leva su diversi fattori:

  • L’inesperienza: Sfruttano la difficoltà, specialmente nelle prime fasi dopo l’incidente, di quantificare con precisione tutte le conseguenze negative e le menomazioni permanenti.
  • La fretta: Puntano sulla logica del “meglio pochi, maledetti e subito”, facendo leva sul bisogno immediato di liquidità o sulla stanchezza del danneggiato.
  • La paura: Alimentano il timore di lunghe e costose battaglie legali, presentando l’accettazione di un’offerta bassa come l’unica via d’uscita rapida e indolore.

Quella che potrebbe sembrare una semplice trattativa si rivela spesso una strategia ben definita per contenere i costi, anche a scapito della giustizia e dei diritti della vittima. Non è più solo una prassi: è diventata quasi la regola.

Il valore del risarcimento oltre l’offerta iniziale

Di fronte a offerte iniziali spesso “ridicole”, la tentazione di accettare può essere forte. Tuttavia, è fondamentale sapere che con l’assistenza di un avvocato esperto e realmente specializzato in risarcimento danni, è possibile ottenere risarcimenti significativamente più alti – a volte il triplo, il quadruplo o persino dieci volte superiori all’offerta iniziale.

Ottenere un risarcimento giusto – che copra integralmente tutte le conseguenze del danno, sia quelle economiche (danno patrimoniale) che quelle legate alla sofferenza e al peggioramento della qualità della vita (danno non patrimoniale) – richiede quasi sempre determinazione e, spesso, il ricorso a un Giudice. Questo implica la necessità di affidarsi a un legale che conosca a fondo la materia.

È vero, i tempi della giustizia italiana possono essere lunghi, anche più di 5 anni. Ma abbandonare la logica del “tutto e subito” a favore di una strategia legale ben pianificata, con pazienza e fiducia nel proprio difensore, è l’unica strada per veder riconosciuto pienamente il proprio diritto.

Quando la lungaggine diventa un calcolo cinico

Sembra un paradosso, ma a volte anche l’attesa gioca a favore delle assicurazioni, in un modo particolarmente inquietante. Come emerge dai “manuali” interni di alcune assicurazioni, di fronte a vittime giovani con danni gravissimi e aspettative di vita potenzialmente ridotte, la strategia suggerita ai liquidatori è quella di non accelerare la liquidazione.

Il ragionamento sottostante è agghiacciante: se il danneggiato dovesse morire prematuramente, la compagnia “risparmierebbe” sull’importo finale. Si ritarda il giusto risarcimento proprio nel momento in cui la vittima avrebbe più bisogno di risorse per cure e assistenza, scommettendo, di fatto, sulla sua minore sopravvivenza. Una logica che calpesta ogni principio di etica e umanità.

Le sanzioni dell’IVASS: la conferma di un sistema da vigilare

Che queste non siano solo illazioni o casi limite è confermato anche dall’attività di vigilanza. Il bollettino IVASS (l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) del dicembre 2024, ad esempio, ha riportato sanzioni per 9 compagnie assicurative (tra cui Generali Italia e UnipolSai, multate per centinaia di migliaia di euro) proprio per violazioni legate alla gestione dei sinistri. Le contestazioni includono ritardi nel fornire accesso agli atti, ritardi nella liquidazione di polizze vita e, significativamente, il mancato rispetto dei termini per formulare offerte di risarcimento (o comunicare i motivi del diniego) nel ramo RC Auto. Questi dati confermano l’esistenza di criticità sistemiche nel rapporto tra assicurazioni e danneggiati.

Conoscere i propri diritti è il primo passo per farli valere

Quanto emerge da queste dinamiche è preoccupante. Non si tratta solo di singole “furbizie”, ma di un sistema che, in alcuni casi, sembra tollerare o addirittura incentivare comportamenti scorretti a danno di chi si trova già in una situazione di grande fragilità.

È fondamentale che si diffonda la consapevolezza di questi meccanismi, perché solo così si può innescare un vero cambiamento. Le vittime di gravi danni non devono sentirsi sole o impotenti di fronte alle logiche delle assicurazioni. Il giusto risarcimento non è una concessione, ma un diritto che deve essere tutelato con ogni mezzo.

Gli avvocati dello Studio Legale Liguori sanno come affrontare le strategie delle compagnie assicurative e lottare per garantire ai propri assistiti il risarcimento che meritano, tutelando la loro dignità e i loro diritti.

Se hai subito un danno grave o conosci qualcuno che si trova in questa difficile situazione, affidati a chi ha l’esperienza per guidarti nel percorso verso un risarcimento equo e completo.