Sei stato vittima di un infortunio sul lavoro?
Se hai subito lesioni gravi o invalidità permanente a causa di un infortunio sul lavoro, hai diritto a un risarcimento che copra tutti i danni subiti, oltre alle prestazioni INAIL.
Lo Studio Legale Liguori ti offre assistenza legale specializzata per ottenere il massimo risarcimento danni da infortunio sul lavoro.
Quando si ha diritto al risarcimento per un incidente sul lavoro
Un infortunio sul lavoro può avere conseguenze devastanti, compromettendo la tua salute e la tua stabilità economica. La legge italiana prevede tutele specifiche per garantire che chi subisce danni durante l’attività lavorativa riceva un adeguato risarcimento.
Hai diritto al risarcimento se hai subito un infortunio mentre svolgevi la tua attività lavorativa, indipendentemente dal tipo di contratto. Puoi ottenere un risarcimento nei seguenti casi:
- Responsabilità del datore di lavoro: Se l’incidente è avvenuto a causa di condizioni di lavoro non sicure, mancata formazione o assenza di dispositivi di sicurezza.
- Danni non coperti dall’INAIL: L’INAIL indennizza solo alcune voci di danno, ma potresti avere diritto a ulteriori somme per danno biologico permanente, danno morale ed esistenziale, e danno patrimoniale.
- Malattie professionali: Se hai sviluppato una patologia a causa dell’esposizione a sostanze nocive come amianto e polveri sottili, o per posture scorrette prolungate nel tempo.
- Infortunio in itinere: Se l’incidente è avvenuto durante il tragitto casa-lavoro, potresti avere diritto a un risarcimento danni in aggiunta all’indennizzo INAIL.
In caso di infortunio sul lavoro mortale, coniuge, figli e genitori hanno diritto al risarcimento per il danno morale, esistenziale e patrimoniale subito per la perdita del proprio caro. Il risarcimento deve coprire non solo l’immediata sofferenza, ma anche la perdita del sostegno economico e affettivo che il lavoratore defunto avrebbe fornito alla famiglia.
Tipologie di infortuni sul lavoro risarcibili
Gli infortuni sul lavoro possono manifestarsi in forme diverse, ciascuna con caratteristiche specifiche che influenzano la quantificazione del risarcimento.
Infortuni da caduta dall’alto
Gli incidenti che coinvolgono cadute da impalcature, scale, tetti o piattaforme rappresentano una delle cause più frequenti di infortuni gravi sul lavoro. Le conseguenze possono includere:
- Fratture multiple e lesioni alla colonna vertebrale
- Traumi cranici con danni neurologici permanenti
- Lesioni agli arti con amputazioni o paralisi
- Decesso del lavoratore
La responsabilità ricade sul datore di lavoro quando non vengono rispettate le norme di sicurezza previste dal D.Lgs. 81/2008, come l’assenza di parapetti, imbracature di sicurezza o formazione adeguata del personale.
Infortuni con macchinari
Gli incidenti causati dall’uso di macchinari industriali, utensili e attrezzature rappresentano un rischio significativo, soprattutto in settori come l’edilizia, la produzione manifatturiera e l’agricoltura. Questi infortuni possono causare:
- Schiacciamento degli arti
- Amputazioni traumatiche
- Lesioni da taglio o perforazione
- Ustioni da sostanze chimiche o alte temperature
Il datore di lavoro è responsabile quando i macchinari non sono conformi alle normative di sicurezza, mancano dispositivi di protezione o il personale non ha ricevuto formazione adeguata sul loro utilizzo.
Malattie professionali
Le malattie professionali si sviluppano gradualmente a causa dell’esposizione prolungata a fattori di rischio presenti nell’ambiente di lavoro. Le patologie più comuni includono:
- Esposizione ad amianto: mesotelioma, asbestosi, tumori polmonari
- Polveri sottili e sostanze tossiche: silicosi, pneumoconiosi, dermatiti
- Movimenti ripetitivi: sindrome del tunnel carpale, tendinite
- Posture scorrette: ernie discali, lombalgie croniche
- Stress da lavoro: depressione, burnout, disturbi cardiovascolari
A differenza degli infortuni improvvisi, le malattie professionali richiedono una documentazione medica dettagliata che dimostri il nesso causale tra l’attività lavorativa e la patologia sviluppata.
Infortuni in itinere
Si parla di infortunio in itinere quando l’incidente avviene durante il tragitto casa-lavoro o tra due sedi di lavoro diverse. Per essere risarcibile, l’infortunio deve verificarsi:
- Durante il normale percorso casa-lavoro
- In un orario compatibile con l’inizio o la fine del turno lavorativo
- Senza deviazioni o interruzioni significative non giustificate
L’INAIL copre gli infortuni in itinere, ma è possibile ottenere un risarcimento integrativo dal datore di lavoro se l’incidente è dovuto a fattori legati all’organizzazione del lavoro (es. turni notturni non sicuri, assenza di trasporti aziendali).
Come ottenere il risarcimento per un infortunio sul lavoro
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Denuncia dell’infortunio: Devi segnalare l’incidente al datore di lavoro e all’INAIL entro due giorni dall’evento, o entro 24 ore in caso di infortunio mortale.
- Documentazione medica: È fondamentale raccogliere certificati medici e prove che attestino il danno subito.
- Analisi del caso: Il nostro team legale valuterà la tua situazione per stabilire il miglior percorso per ottenere il risarcimento.
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Azione legale: Se necessario, avvieremo una richiesta di risarcimento nei confronti del datore di lavoro o delle assicurazioni coinvolte.
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Risarcimento: Ottieni il pieno indennizzo per tutti i danni subiti. Il compenso dello studio è trattenuto direttamente dall’importo conseguito, solo in caso di successo.
Nessun anticipo spese: il litigation funding
Dopo un infortunio sul lavoro grave, le difficoltà economiche sono spesso immediate: spese mediche, impossibilità di lavorare, necessità di assistenza. Per questo motivo, la maggior parte dei nostri casi opera con il Litigation Funding, un metodo che permette di accedere alla giustizia senza disponibilità economica immediata.
Cosa significa per te:
- Inizi subito – non devi aspettare di avere liquidità per tutelare i tuoi diritti.
- Nessun rischio finanziario – le spese legali, i costi delle perizie medico-legali e tutte le spese processuali sono anticipate da una società partner.
- Compenso legato al successo – solo quando otteniamo il risarcimento, la società trattiene una percentuale concordata in anticipo.
Questo sistema elimina la principale preoccupazione di chi ha subito un grave infortunio: “Come faccio a permettermi un avvocato quando ho già perso il reddito e devo affrontare spese mediche?”
Con il Litigation Funding, puoi concentrarti sulla tua guarigione e sulla ricostruzione della tua vita, mentre noi ci occupiamo di ottenere il giusto risarcimento per i danni subiti.
La tua tutela dopo l'infortunio
Supporto completo
Assistenza per la denuncia INAIL, la raccolta della documentazione medica e la valutazione del tuo caso
Risarcimento integrato
Ti aiutiamo ad ottenere sia le prestazioni INAIL che l’ulteriore risarcimento per i danni non coperti
Difesa dei tuoi diritti
Tutela legale per responsabilità del datore di lavoro e malattie professionali
Come si calcola il risarcimento per infortunio sul lavoro
Una delle domande più frequenti che ci viene rivolta è: “Quanto posso ottenere di risarcimento?”
È una domanda legittima, soprattutto quando si devono affrontare spese mediche impreviste, si è perso il lavoro o si convive con disabilità permanenti.
Il calcolo del risarcimento segue criteri precisi stabiliti dalla legge e dalla giurisprudenza. Ogni danno ha un valore quantificabile secondo le tabelle di riferimento. La personalizzazione del danno permette di adattare questi calcoli standard alle circostanze specifiche del tuo caso, ottenendo un indennizzo che rifletta realmente l’impatto che l’infortunio ha avuto sulla tua vita.
Indennizzo INAIL vs Risarcimento integrativo
L’indennizzo INAIL copre:
- Danno biologico (con limiti percentuali)
- Inabilità temporanea (primi 90 giorni al 60%, poi al 75%)
- Rendita per invalidità permanente superiore al 16%
- Assegno per assistenza personale continuativa (casi gravi)
Il risarcimento integrativo dal datore di lavoro copre:
- Danno biologico oltre i limiti INAIL
- Danno morale (sofferenza psichica)
- Danno esistenziale (alterazione qualità della vita)
- Lucro cessante non coperto da INAIL
- Spese mediche future e assistenza
- Adeguamento abitazione per disabili
Fattori che influenzano il calcolo
Danno biologico permanente
Valutato dal medico legale in punti percentuali di invalidità. Maggiore è la percentuale, più alto è il risarcimento. L’importo tiene conto dell’età della vittima e dell’impatto sulla capacità lavorativa.
Danno patrimoniale
Include:
- Spese mediche sostenute e future
- Lucro cessante (perdita di guadagno per incapacità lavorativa)
- Costi per assistenza personale
- Spese per l’adeguamento dell’abitazione
- Perdita della capacità di svolgere la propria professione
Danno morale ed esistenziale
La sofferenza psichica e l’alterazione della qualità della vita vengono valutate considerando l’impatto concreto sulla quotidianità: impossibilità di svolgere hobby, compromissione delle relazioni familiari, perdita di autonomia.
Personalizzazione del danno
Ogni caso viene personalizzato considerando:
- Professione e prospettive di carriera
- Hobby e attività compromesse
- Impatto sulle relazioni familiari
- Particolari sofferenze patite
- Età e aspettativa di vita
Responsabilità del datore di lavoro
Una delle domande più frequenti che ci viene rivolta è: “Quanto posso ottenere di risarcimento?”
È una domanda legittima, soprattutto quando si devono affrontare spese mediche impreviste, si è perso il lavoro o si convive con disabilità permanenti.
Il calcolo del risarcimento segue criteri precisi stabiliti dalla legge e dalla giurisprudenza. Ogni danno ha un valore quantificabile secondo le tabelle di riferimento. La personalizzazione del danno permette di adattare questi calcoli standard alle circostanze specifiche del tuo caso, ottenendo un indennizzo che rifletta realmente l’impatto che l’infortunio ha avuto sulla tua vita.
Indennizzo INAIL vs Risarcimento integrativo
L’indennizzo INAIL copre:
- Danno biologico (con limiti percentuali)
- Inabilità temporanea (primi 90 giorni al 60%, poi al 75%)
- Rendita per invalidità permanente superiore al 16%
- Assegno per assistenza personale continuativa (casi gravi)
Il risarcimento integrativo dal datore di lavoro copre:
- Danno biologico oltre i limiti INAIL
- Danno morale (sofferenza psichica)
- Danno esistenziale (alterazione qualità della vita)
- Lucro cessante non coperto da INAIL
- Spese mediche future e assistenza
- Adeguamento abitazione per disabili
Fattori che influenzano il calcolo
Danno biologico permanente
Valutato dal medico legale in punti percentuali di invalidità. Maggiore è la percentuale, più alto è il risarcimento. L’importo tiene conto dell’età della vittima e dell’impatto sulla capacità lavorativa.
Danno patrimoniale
Include:
- Spese mediche sostenute e future
- Lucro cessante (perdita di guadagno per incapacità lavorativa)
- Costi per assistenza personale
- Spese per l’adeguamento dell’abitazione
- Perdita della capacità di svolgere la propria professione
Danno morale ed esistenziale
La sofferenza psichica e l’alterazione della qualità della vita vengono valutate considerando l’impatto concreto sulla quotidianità: impossibilità di svolgere hobby, compromissione delle relazioni familiari, perdita di autonomia.
Personalizzazione del danno
Ogni caso viene personalizzato considerando:
- Professione e prospettive di carriera
- Hobby e attività compromesse
- Impatto sulle relazioni familiari
- Particolari sofferenze patite
- Età e aspettativa di vita
Perché affidarsi a un avvocato specializzato in infortuni sul lavoro
Affrontare le conseguenze di un infortunio sul lavoro può essere complesso e scoraggiante. La gestione delle pratiche burocratiche, l’interazione con l’INAIL, la negoziazione con il datore di lavoro e la quantificazione dei danni richiedono una conoscenza approfondita della normativa e delle strategie più efficaci per tutelare i propri diritti.
Un avvocato specializzato può offrirti un’assistenza completa, garantendo che ogni aspetto del tuo caso venga gestito nel modo più efficace. Lo Studio Legale Liguori, con la sua comprovata esperienza in maxi-risarcimenti, è in grado di massimizzare l’indennizzo e di navigare le complessità procedurali che caratterizzano questi casi.
Affidarsi a professionisti esperti significa:
- Valutazione accurata del danno: determinazione precisa di tutte le voci risarcibili
- Gestione delle pratiche INAIL: assistenza completa per l’ottenimento dell’indennizzo
- Negoziazione con il datore di lavoro: strategie efficaci per ottenere il risarcimento integrativo
- Rappresentanza in giudizio: competenza specialistica per massimizzare il risultato
Il nostro team ti guiderà in ogni fase, dalla raccolta delle prove alla negoziazione con le controparti, fino all’eventuale azione legale necessaria per garantirti la giusta riparazione del danno. Con al tuo fianco professionisti che si impegneranno a tutelare i tuoi diritti, potrai affrontare la situazione con maggiore serenità.
Tempi e modalità della richiesta di risarcimento
La tempestività nell’azione legale è un fattore determinante nei casi di infortunio sul lavoro. Agire rapidamente preserva le prove e garantisce il rispetto dei termini di legge.
Cosa fare immediatamente dopo l’infortunio
- Richiedere soccorso immediato e ricevere le cure mediche necessarie
- Documentare l’accaduto non appena possibile: fotografare il luogo dell’infortunio, raccogliere testimonianze di colleghi presenti
- Conservare tutta la documentazione medica: referti di pronto soccorso, certificati, diagnosi e prescrizioni
- Informare il datore di lavoro entro le 24 ore successive (obbligo di legge)
- Richiedere copia del rapporto interno aziendale sull’incidente e della denuncia INAIL
Denuncia all’INAIL
Il datore di lavoro è obbligato a denunciare l’infortunio all’INAIL entro 2 giorni se comporta un’assenza superiore a 3 giorni, o entro 24 ore in caso di morte o pericolo di morte.
Il lavoratore può presentare denuncia autonoma se il datore non provvede.
Termini di prescrizione
- Indennizzo INAIL: 3 anni dalla data dell’infortunio
- Risarcimento dal datore di lavoro: 10 anni dalla scoperta del danno (lesioni) o 5 anni (decesso)
- Azione penale: la querela deve essere presentata entro 3 mesi dalla scoperta del reato
Domande frequenti (FAQ) su incidenti sul lavoro
1. Se ho già ricevuto un indennizzo dall’INAIL, posso ottenere altro risarcimento?
Sì, l’INAIL copre solo alcune voci di danno con limiti stabiliti dalla legge. Se l’infortunio è dovuto a responsabilità del datore di lavoro per violazione delle norme di sicurezza, puoi ottenere un risarcimento integrativo per:
- Danno biologico oltre i limiti INAIL
- Danno morale ed esistenziale (non coperti da INAIL)
- Lucro cessante (perdita di reddito) oltre quanto riconosciuto dall’INAIL
- Spese mediche e di assistenza future
L’indennizzo INAIL e il risarcimento dal datore di lavoro sono cumulabili, ma va evitata la doppia riparazione dello stesso danno.
2. Quanto tempo ho per richiedere il risarcimento?
I termini variano a seconda del tipo di azione:
- Indennizzo INAIL: 3 anni dalla data dell’infortunio
- Risarcimento civile dal datore: 10 anni dalla scoperta del danno (art. 2947 c.c.)
- Azione penale: querela entro 3 mesi dalla scoperta del reato
È fondamentale agire tempestivamente per preservare le prove e rispettare i termini legali.
3. Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro?
Le azioni immediate da compiere sono:
- Richiedere soccorso e recarsi al pronto soccorso
- Informare immediatamente il datore di lavoro
- Documentare l’accaduto con foto e testimonianze
- Conservare tutti i certificati medici
- Contattare un avvocato specializzato per una valutazione del caso
4. Quanto posso ottenere come risarcimento per un infortunio grave?
L’importo dipende da molteplici fattori:
- Percentuale di invalidità permanente: più è alta, maggiore è il risarcimento
- Età del lavoratore: influisce sulla quantificazione del danno futuro
- Reddito: per calcolare il lucro cessante
- Impatto sulla qualità della vita: compromissione di hobby, relazioni, autonomia
I risarcimenti possono variare da migliaia a milioni di euro nei casi più gravi. Per una valutazione personalizzata del tuo caso, contattaci per una consulenza gratuita.
5. Il datore può essere ritenuto responsabile anche se ho commesso un errore?
Sì, nella maggior parte dei casi. La giurisprudenza ha stabilito che il datore di lavoro ha una responsabilità oggettiva per la sicurezza dei dipendenti. Anche se il lavoratore ha commesso un errore, il datore risponde se:
- Non ha formato adeguatamente il personale
- Non ha vigilato sull’uso dei dispositivi di sicurezza
- Le misure di prevenzione non erano sufficienti a evitare errori umani prevedibili
6. Posso essere licenziato se faccio causa al datore di lavoro?
No. Il licenziamento ritorsivo (cioè motivato dalla richiesta di risarcimento) è illegittimo e può essere impugnato. Il lavoratore ha il diritto di richiedere il risarcimento senza temere ripercussioni sul rapporto di lavoro. Inoltre, durante il periodo di inabilità temporanea, il licenziamento è vietato per legge.
7. Come si calcola il lucro cessante in caso di invalidità permanente?
Il lucro cessante rappresenta la perdita di capacità di guadagno futura dovuta all’invalidità permanente. Il calcolo tiene conto di:
- Reddito annuo al momento dell’infortunio
- Percentuale di riduzione della capacità lavorativa
- Anni di vita lavorativa residua fino alla pensione
- Possibilità di svolgere attività lavorative alternative
Un esempio concreto: un operaio di 35 anni con reddito annuo di €30.000 che subisce un’invalidità permanente del 60% potrebbe avere diritto a un lucro cessante di diverse centinaia di migliaia di euro, considerando i 30 anni di vita lavorativa residua.
8. Cosa sono le malattie professionali e come si dimostrano?
Le malattie professionali sono patologie che si sviluppano gradualmente a causa dell’attività lavorativa svolta. Le più comuni includono:
- Esposizione ad amianto (mesotelioma, asbestosi)
- Polveri e sostanze tossiche (silicosi, pneumoconiosi)
- Movimenti ripetitivi (tunnel carpale, tendinite)
- Posture scorrette (ernie discali, lombalgie)
Per dimostrare una malattia professionale è necessario avere:
- Documentazione medica dettagliata
- Certificazione dell’esposizione al rischio sul posto di lavoro
- Perizia medico-legale che stabilisca il nesso causale
- Testimonianze di colleghi sulle condizioni di lavoro
