Confermato il risarcimento di € 73.668,51, di cui € 71.498,50 al leso per una I.P. iatrogena del 13% con personalizzazione del risarcimento ed € 2.170,01 alla madre.

Cass. 6/10/2021 n. 27113

La Suprema Corte di Cassazione:
– accoglie le tesi del danneggiato e della madre;
– rigetta le tesi del medico e della sua impresa di assicurazione;
– ritiene che:
► non è nuova, come tale inammissibile ex art. 345 c.p.c., la domanda con la quale il danneggiato – la cui domanda risarcitoria per responsabilità professionale sia stata accolta in primo grado – proponga appello avverso il capo della sentenza di rigetto della domanda di garanzia nei confronti dell’assicuratore spiegata dal professionista che, dopo aver chiamato quest’ultimo in causa, sia poi rimasto inerte nell’esercizio del diritto di impugnazione e, pertanto, inadempiente verso il danneggiato suo creditore;
► è quindi senz’altro ammissibile l’appello proposto dal creditore in surrogazione del proprio debitore, rimasto soccombente nel giudizio di primo grado ed inerte nell’esercizio del diritto di impugnazione.

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