A cura dell’Avv. Vincenzo Liguori
App. Napoli 27/9/2024 n. 3808 – responsabilità del cardiologo e morte del paziente: liquidati i danni alla moglie della vittima con personalizzazione del risarcimento.
Paziente coronaropatico, affetto da dispnea, insufficienza cardiaca e da ulteriori pluripatologie secondarie alla malattia diabetica, veniva ricoverato per ben due volte presso la medesima struttura sanitaria.
Il paziente, in tali occasioni, presentava chiari segnali ematochimici di infarto miocardico in atto in associazione ad una insufficienza cardio-respiratoria con asma cardiaco.
Ciononostante, sia nel corso del primo ricovero che del secondo, i medici in servizio presso la struttura sanitaria omettevano di praticare la doverosa coronarografia e la doverosa terapia trombolitica e anticoagulante embolica, dimettendo precocemente ed imprudentemente il paziente nonostante il persistere della sintomatologia cardiaca.
Tali improvvide decisioni dei sanitari hanno determinato il persistere delle condizioni di instabilità cardiaca e la comparsa dello scompenso cardiaco, poi rivelatosi fatale.
E’ responsabile il cardiologo che:
– non esegue al paziente una coronografia;
– non invia il paziente inviato in UTIC;
– dimette precocemente il paziente nonostante la persistenza di sintomatologia cardiaca.
Liquidati:
– il danno non patrimoniale terminale alla vittima per due giorni di sopravvivenza;
– il danno non patrimoniale da perdita di chance di sopravvivenza alla vittima;
– il danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale;
– il danno patrimoniale da lucro cessante per i perduti contributi da parte del congiunto.