Trib. Roma 21/6/2021 n. 10813
Infortunio mortale sul lavoro: risarcimento del danno di € 334.241,51 al padre della vittima.
Il Tribunale:
– accoglie le tesi del danneggiato;
– rigetta le tesi del datore di lavoro e del direttore dei lavori;
– ritiene che l’accertamento della penale responsabilità del direttore dei lavori per la morte del lavoratore caduto da un impalcatura e la sua condanna generica, in solido con il datore di lavoro responsabile civile, al risarcimento in favore delle costituite parti civili è vincolante per il giudice civile anche se successivamente il reato è stato dichiarato prescritto;
– ritiene che non sussiste il concorso colposo del lavoratore in quanto il suo comportamento colposo, ancorché autonomamente intrapreso, non è tale da integrare gli estremi del rischio elettivo e degrada a mera occasione del sinistro;
– ritiene insufficiente l’importo di € 75.000,00 liquidato in sede penale a titolo di provvisionale e pagato dal datore di lavoro responsabile civile;
– liquida:
► il danno da perdita del rapporto parentale sulla scorta delle vigenti tabelle di liquidazione del Tribunale di Roma;
► il danno emergente passato per la parcella stragiudiziale del difensore.
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Trib. Roma 9/3/2021 n. 4121
Sinistro stradale: risarcimento del danno di € 236.013,54 per una I.P. del 30%, di cui € 144.451,68 differenziale rispetto alla rendita INAIL, poi in parte ridotto per il concorso colposo del danneggiato in ordine all’an debeatur.
Il Tribunale:
– accoglie le tesi del danneggiato;
– rigetta le tesi dell’impresa di assicurazione;
– disattende le conclusioni cui è pervenuto il C.T.U. in ordine alla valutazione dell’I.P.;
– eleva dal 30% al 35% l’I.P. riconosciuta al danneggiato in considerazione del danno estetico;
– quantifica l’intero danno civile comprensivo del:
► danno non patrimoniale (biologico e morale);
► danno emergente passato per la parcella stragiudiziale del difensore e le spese di consulenza tecnica di parte redatta ante iudicium;
– ritiene non satisfattiva la rendita corrisposta dall’INAIL al danneggiato;
– liquida al danneggiato il danno differenziale.
Trib. Napoli 16/12/2020 n. 8653
Polizza infortuni: risarcimento del danno di € 51.999,83 a fronte di un massimale di € 60.000,00.
Il Tribunale:
– accoglie le tesi del danneggiato assicurato;
– rigetta le tesi dell’impresa di assicurazione;
– rigetta, in particolare, l’eccezione di improcedibilità ed improponibilità della domanda fondata su una pretesa violazione della clausola compromissoria delle Condizioni Generali di Assicurazione sottoscritta dall’assicurato che prevede che le controversie di natura medica sull’indennizzabilità del sinistro sono demandate per iscritto ad un collegio di tre medici nominati uno per parte ed il terzo di comune accordo in quanto la stessa non costituisce rinunzia alla tutela giurisdizionale dei diritti nascenti dal rapporto contrattuale;
– ritiene che nel rapporto assicurativo instaurato tra le parti il contraente assicurato va considerato consumatore;
– ritiene vessatoria e, quindi, inefficace, ex art. 1469 bis c.c., la clausola contrattuale nella parte in cui pone a carico dell’assicurato le spese per la liquidazione del danno;
– liquida la parcella stragiudiziale del difensore per l’attività svolta in tale sede;
– aumenta quasi del 100% l’importo liquidato al danneggiato dall’impresa di assicurazione in sede stragiudiziale.
App. Napoli 6/5/2020 n. 1627
Responsabilità del chirurgo e dell’ortopedico: risarcimento del danno di € 49.167,73 per una I.P. iatrogena differenziale del 6%.
Paziente affetta da frattura del femore sottoposta ad intervento chirurgico di stabilizzazione della frattura femorale.
La Corte di Appello:
– accoglie le tesi ed i motivi di appello della danneggiata;
– rigetta le tesi della struttura sanitaria e dell’impresa di assicurazione;
– conferma la responsabilità del chirurgo ortopedico per l’errato intervento di stabilizzazione della frattura femorale con fili di Kirschner e contenzione con apparecchio gessato che non ha permesso la riduzione della frattura ma solo la stabilizzazione della stessa;
– liquida alla danneggiata il danno non patrimoniale mediante:
► le tabelle di liquidazione del Tribunale di Milano;
► il criterio correttivo di risarcimento del danno differenziale che va compiuto non sul grado di invalidità permanente ma sui valori monetari;
– liquida alla danneggiata anche:
► la parcella stragiudiziale del difensore;
► le spese di consulenza tecnica di parte redatta ante iudicium;
liquida complessivamente alla danneggiata un importo circa tre volte maggiore rispetto a quello liquidato dal giudice di primo grado.
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Trib. Napoli 24/1/2020 n. 852
Responsabilità del radiologo e dell’ortopedico: risarcimento del danno di € 27.570,19 per una I.P. iatrogena differenziale del 5%.
Paziente affetto da frattura clavicolare e lussazione sterno-clavicolare.
Il Tribunale:
– accoglie le tesi del danneggiato;
– rigetta le tesi della struttura sanitaria;
– rigetta l’eccezione di prescrizione del diritto;
– ritiene provato il nesso causale tra trattamento sanitario, peggioramento dello stato di salute del danneggiato e menomazioni residuate;
– ritiene provata la responsabilità del radiologo e dell’ortopedico per:
► aver confuso la frattura clavicolare in atto con la frattura del margine destro del manubrio sternale;
► non essersi accorti della lussazione sterno-clavicolare;
► non aver sottoposto il danneggiato alle adeguate e necessarie cure del caso;
► non aver trattato, in modo particolare, la lussazione sterno-clavicolare mediante presidio di ortesi ad “otto”;
– liquida al danneggiato:
► il danno non patrimoniale mediante il criterio del danno differenziale;
► la parcella stragiudiziale del difensore;
► le spese di consulenza tecnica di parte redatta ante iudicium.
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Trib. Napoli 15/2/2019 n. 1765
Sinistro stradale: risarcimento del danno di € 7.066,65, di cui € 4.966,65 per una I.P. del 3% ed € 2.100 per danno al veicolo.
Il Tribunale accoglie l’appello del danneggiato e:
– dichiara la nullità della sentenza di primo grado in quanto redatta e sottoscritta da un giudice diverso da quello innanzi al quale le parti avevano rassegnato le rispettive conclusioni;
– dichiara la legittimazione attiva del danneggiato (denegata dal giudice di primo grado);
– dichiara la legittimazione passiva del responsabile (denegata dal giudice di primo grado);
– dichiara le responsabilità esclusiva del conducente del veicolo tamponante.
Liquidati anche:
– la parcella stragiudiziale del difensore;
– le spese di consulenza tecnica di parte redatta ante iudicium.
Trib. Torre Annunziata 10/9/2018 n. 1943
Responsabilità del medico di Pronto Soccorso e morte del paziente: risarcimento del danno di € 607.614,78, di cui € 533.430,46 ai tre figli (€ 177.476,82 cadauno) ed € 75.184,32 ai sei nipoti non conviventi della vittima di anni 76 (€ 12.530,72 cadauno).
Paziente affetto da dolore alla regione posteriore del torace resistente alla terapia antidolorifica, visitato e dimesso due volte dal Pronto soccorso ospedaliero nel giro di poche ore e successivamente deceduto per infarto del miocardico acuto e conseguente shock cardiogeno.
E’ responsabile il medico di Pronto Soccorso che:
– esegue al paziente una sintetica raccolta anamnestica ed un incompleto esame clinico;
– non esegue il rilievo pressorio;
– non rileva la frequenza cardiaca e la saturazione d’ossigeno;
– pone in atto azioni sbagliate omettendo quelle per lo meno atte a contenere l’evoluzione della patologia ischemica acuta cardiaca;
– dimette il paziente con l’errata diagnosi di contrattura muscolare in regione del dorso.
Liquidati:
– il danno non patrimoniale terminale alla vittima per dodici ore di sopravvivenza;
– il danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale;
– la parcella stragiudiziale del difensore;
– la parcella del difensore per la mediazione espletata ante iudicium.
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Trib. Napoli 3/9/2018 n. 7577
Investimento di pedone: risarcimento del danno di € 188.749,65 per una I.P. del 28% con personalizzazione del risarcimento a soggetto morto dopo 5 anni per cause indipendenti dalle lesioni subite nell’evento, importo poi ridotto del 40% per il concorso colposo della vittima.
E’ ammissibile l’intervento volontario spiegato dagli eredi del danneggiato morto nel corso del processo per cause indipendenti dalle lesioni subite nell’evento.
E’ trasmissibile iure hereditatis il diritto al risarcimento dei danni subiti dal de cuius nel periodo che va dal momento in cui sono provocate le lesioni a quello della morte conseguente ad un diverso evento non dipendente dalle lesioni.
E’ responsabile l’automobilista che investe il pedone che, su Strada Statale, scavalca il guard rail e tenta di recuperare un oggetto perduto sulla carreggiata di marcia normale, anche se va valutato il concorso colposo del pedone che, seppur non presenta i connotati di anomalia ed abnormità tale da interrompere il nesso causale, presenta i connotati di imprudenza e non cautela.
Liquidati anche:
– la parcella stragiudiziale del difensore.
– le spese di consulenza tecnica di parte redatte ante iudicium.
Trib. Napoli 24/7/2018 n. 7237
Sinistro stradale: risarcimento del danno di € 15.773,50, di cui € 14.882,71 per una I.P. del 6% con personalizzazione del risarcimento ed € 890,79 per danno al motoveicolo.
E’ responsabile il conducente del veicolo che opera manovra di sorpasso a sinistra di altro veicolo che lo precede nella marcia, invade la semicarreggiata opposta ed investe il veicolo che proviene dall’opposto senso di marcia.
Liquidati anche:
– il tributo IVA sull’importo liquidato per il danno al motoveicolo;
– il danno da sosta tecnica;
– la parcella stragiudiziale del difensore.
Trib. Milano 20/7/2018 n. 8218
Sinistro mortale: risarcimento del danno di € 368.570,32 alla moglie della vittima.
Liquidati:
– il danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale;
– il danno non patrimoniale iure hereditario;
– il danno emergente;
– la parcella stragiudiziale del difensore.