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  • Archivio categoria"Abuso del diritto"

Categoria: Abuso del diritto

Cass. 13/7/2018 n. 2121

venerdì, 13 Luglio 2018 da Studio Legale Liguori & Liguori

Sinistro stradale e diritto processuale: risarcimento del danno di € 255.433,00 per una I.P. del 33%.

La Suprema Corte di Cassazione accoglie il ricorso del danneggiato e:
– dichiara l’ammissibilità della domanda frazionata per la formazione del giudicato interno sul punto atteso che il giudice di primo grado pur ritenendo che il frazionamento giudiziale è contrario alla regola della correttezza e buona fede e si risolve in un abuso del diritto ha ritenuto, alla luce del generale principio del giusto processo, di non poter applicare detto principio al caso esaminato in quanto affermato dalle Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione soltanto dopo l’instaurazione del giudizio esaminato;
– ritiene ammissibile l’eccezione di giudicato esterno per la prima volta in sede di legittimità a condizione che il giudicato si sia formato dopo la sentenza di merito impugnata con il ricorso per cassazione;
– dichiara l’esclusiva responsabilità del proprietario del veicolo investitore con conseguente obbligo risarcitorio a carico suo e della sua impresa di assicurazione della R.C. obbligatoria (che in grado di appello avevano visto limitare la loro condanna al 30% del danni subiti, pari alla corresponsabilità accertata in tale sede a carico del conducente del medesimo veicolo) per la formazione del giudicato esterno formatosi dopo la sentenza emessa in secondo grado ed impugnata con il ricorso per cassazione.

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Trib. Torre Annunziata 13/6/2018 n. 1416

mercoledì, 13 Giugno 2018 da Studio Legale Liguori & Liguori

Sinistro stradale: risarcimento del danno di € 95.003,73, di cui € 93.132,19 per una I.P. del 16% con personalizzazione del risarcimento ed € 1.871,54 per danno al motoveicolo.

E’ ammissibile l’intervento volontario adesivo autonomo spiegato da altro soggetto danneggiato nello stesso sinistro in quanto la sua domanda presenta una connessione o collegamento con quella delle altre parti relativa allo stesso oggetto sostanziale, tale da giustificare il simultaneo processo.

E’ inammissibile la domanda di regresso spiegata dall’impresa di assicurazione che si è costituita tardivamente in giudizio.

E’ responsabile il conducente del veicolo che si immette nel flusso della circolazione con manovra di conversione a sinistra per invertire il senso di marcia e non concede la precedenza al motoveicolo favorito.

Liquidati anche le spese di consulenza tecnica di parte redatte ante iudicium.

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Trib. Napoli 22/2/2018 n. 1925

giovedì, 22 Febbraio 2018 da Studio Legale Liguori & Liguori

Responsabilità del chirurgo: risarcimento del danno di € 36.634,59 per una I.P. iatrogena del 10% con personalizzazione del risarcimento.

Paziente affetta da colecistite – calcolosi sottoposta ad intervento chirurgico di colecistectomia calcolotica per via laparotomica.

Sono responsabili il chirurgo operatore ed i sanitari in quanto:
– dagli esami ematochimici praticati nelle prime fasi di ricovero e antecedentemente all’intervento chirurgico appariva già uno stato di sofferenza epatica (“epatopatia satellite”);
– nonostante fosse attendibile l’ipotesi che si versasse in ipotesi di empiema della colecisti (raccolta di materiale settico in cavità anatomica preformata, nel caso specifico la colecisti), patologia confermata successivamente nel diario operatorio dell’intervento, non eseguivano, sia nella fase antecedente all’intervento che in quella successiva, esami ematochimici volti ad indagare la funzionalità pancreatica attraverso indagini laboratoristiche e strumentali di facile e routinaria esecuzione;
– una volta accertata la diagnosi di empiema i sanitari si preoccupavano di mantenere la paziente sotto attenta osservazione e la dimettevano nonostante la manifesta iperamilasemia, indicativa di una pancreatite acuta in atto;
– con tale comportamento omissivo determinavano la persistenza di un quadro acuto di pancreatite con tendenza alla recidiva, foriero successivamente a sua volta di episodi di coliche addominali, per le quali la paziente era costretta suo malgrado a ricorrere più volte a cure mediche con successivi ricoveri;
– se a tempo debito avessero controllato la funzionalità pancreatica attraverso indagini di laboratorio e strumentali e avessero trattato precocemente la pancreatite acuta, la paziente avrebbe verosimilmente conseguito la restituito ad integrum dell’organo.

Liquidati parcella del difensore per la mediazione e spese di consulenza tecnica di parte redatta ante iudicium.

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Cass. 17/1/2017 n. 929

martedì, 17 Gennaio 2017 da Studio Legale Liguori & Liguori
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Sinistro mortale, abuso del diritto e infrazionabilità della domanda: la Suprema Corte di Cassazione, accogliendo il motivo di ricorso del danneggiato, ha affermato i seguenti principi di diritto (il primo ed il terzo assolutamente innovativi):
– non costituisce abuso del diritto frazionare la domanda risarcitoria in sede civile per i danni al motoveicolo e in sede penale – mediante costituzione di parte civile e chiamata in causa dei responsabili civili – per i danni patrimoniali e non patrimoniali per lesioni personali e morte del congiunto;
– la successiva definizione del procedimento penale mediante sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, ex art. 444 c.p.p., comporta il venir meno dell’obbligo del giudice penale di pronunciare sulle domande civili;
– la successiva azione proposta in sede civile dal danneggiato per ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali per lesioni personali e morte del congiunto, già richiesto con la costituzione di parte civile, non è una scelta liberamente adottata diretta a parcellizzare il credito vantato, non costituisce abuso del diritto ed è perfettamente ammissibile e proponibile.

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